fonte: http://usipr.noblogs.org/post/2012/12/04/la-nostra-storia-non-si-riscrive/
Abbiamo saputo in modo assolutamente casuale che giovedì p.v. ci sarà un convegno storico sull’USI-AIT a Parma, per ricordare il centenario dell’USI stessa. Inutile dire che da parte degli organizzatori (la Fondazione Di Vittorio, emanazione “culturale”della CGIL) ci saremmo aspettati almeno un cenno: di solito, per rispetto ed educazione, funziona così. Non ci vengano a dire che il motivo è perché è un convegno storico, perché allora non si capisce che c’entri Patrizia Maestri della CGIL e Bernazzoli del PD.Comunque, che non ci abbia informati la CGIL…è fin troppo ovvio!Infatti, i rapporti tra noi e la CGIL, sigla “sindacale” a cui si richiama la Fondazione fin dal suo nome, sono assolutamente pessimi, e lo diciamo con orgoglio: vuol dire che stiamo lavorando con coerenza! Ci teniamo anche a precisare che niente di quanto scriviamo è per ortodossia “purista”, essendo noi da sempre realtà molto aperta e dialogante con tutte le componenti antagoniste sul territorio.
Elencare i vari screzi avuti con la CGIL a Parma, sarebbe cosa molto lunga, ci possiamo limitare ad alcuni episodi degli ultimi anni: tentativo, direttamente in questura (!), di impedire il percorso del corteo del sindacalismo di base (indetto dall’USI) qualche anno fa per “motivi di ordine pubblico (e noi lo facemmo comunque, e meglio di loro); impedimento alla sezione USI di partecipare alle elezioni RSU presso una nota ditta alimentare di Parma, con tanto di lungo contenzioso; tentativo (vano) di impedire che la rappresentanza USI (che raccoglieva il consenso del 100% dei lavoratori nel servizio per disabili in questione) trattasse con due coop. sociali provenienti da fuori città al momento del cambio appalto; azione continua per vanificare in una nota “coop.” locale ogni accordo sindacale ottenuto in precedenza, per l’unico scopo di toglierci visibilità a scapito anche di un peggioramento per i lavoratori, mentre era palese la “virtuosa sintonia”, anche con scambi reciproci di personale, tra coop stessa e sindacato; il tentativo di aggressione fisica operato da alcuni loro dirigenti (tra cui l’allora segretario Provinciale) contro alcuni militanti USI che volantinavano ai loro colleghi operanti negli asili; ecc.
Sulle politiche nazionali, poco da dire: ad occhi attenti, è palese la complicità della CGIL, aldilà delle apparenze mass mediatiche, nello sgretolamento delle conquiste dei lavoratori, dei loro diritti, della loro esistenza. CGIL è un ente erogatore di servizi, la lotta di classe è altra cosa.
Come i fascisti di Casa Pound immortalano Che Guevara; come Bersani fa campagna elettorale con manifesti con sfondo di Lotta Continua; come la Camusso celebra lo sciopero agrario del 1908 (mentre in realtà la CGIL lo osteggiò);
come i sindacati istituzionale e i partiti della “sinistra” si fanno belli con gli avvenimenti delle Barricate antifasciste del 1922 (dimenticando che i partiti da cui sono nati ostacolarono gli Arditi del Popolo), oggi abbiamo la CGIL, attraverso il suo braccio culturale, che ricorda il centenario dell’USI!Questa operazione va chiamata col suo nome: revisionismo storico,che è abitudine non solo della destra. In realtà l’USI, storica sigla del sindacalismo rivoluzionario che arrivò a contare, prima di essere sbaragliata dal fascismo, centinaia di migliaia di aderenti in tutta Italia (e che ebbe proprio in Parma una delle sue roccaforti) nacque proprio dopo un distacco netto dall’allora CGL ritenuta attendista, poco rivoluzionaria (chiediamo scusa, erano altri tempi..) e troppo legata ai partiti di sinistra riformisti. Oggi, proprio CGIL e PD pretendono di ricordare l’USI. Il nostro centenario l’abbiamo festeggiato il primo maggio, con un corteo e una festa che ha richiamato quasi un migliaio di persone, giovani, lavoratori, disoccupati, immigrati; lo abbiamo festeggiato inviando un tir e vari furgoni a Modena per i terremotati; lo abbiamo festeggiato in questi mesi con le nostre
tante lotte e ogni giorno nelle strade e sul lavoro, senza i vantaggi del sindacalismo confederale, ma anche senza le loro ipocrisie, le loro reticenze, i loro compromessi, le loro spartizioni di potere. Da noi non circolano soldi e funzionari, ma solo sudore e passione.
Chiediamo pertanto ai relatori di area libertaria di rifiutarsi di partecipare a questa operazione revisionistica, irrispettosa ed innaturale per l’USI stessa: non basta affermare che è un convegno storico: ci sono occasioni in cui ognuno di noi, per coerenza, deve sapere rifiutare, ed un convegno sull’USI promosso da una Fondazione che si richiama alla CGIL, oggi, proprio a Parma, è una di queste. L’USI è l’unica sigla sindacale libertaria, orizzontale, assembleare, questa
gente nega le nostre idee e ,le nostre pratiche, nega la nostra storia.
La CGIL a Parma negli ultimi anni è stata ostile, sprezzante, penalizzante per quella stessa sigla sindacale che oggi, in locali istituzionali e quindi da noi lontani, tentano di ricordare strumentalmente. Noi contestiamo questa iniziativa che riteniamo una provocazione, e non ci pare casuale che avvenga proprio a Parma.L’USI-AIT non ha bisogno di celebrazioni, seppure spacciate per storiche,promosse da chi spartisce il potere. Se hanno rispetto per le nostre idee, i nostri metodi e la nostra storia, lo dimostrino quotidianamente. Noi non contestiamo un convegno storico, se fosse puramente tale, ma la manipolazione della storia ad uso e consumo.
Rispetto per noi che ci siamo, rispetto per chi cerca a fatica di costruire autorganizzazione sul posto di lavoro, rispetto per chi non si piega ai complici dei padroni.
USI-AIT PARMA
1912-2012 i 100 anni dell'Unione Sindacale Italiana
mercoledì 5 dicembre 2012
mercoledì 14 novembre 2012
CHE FINE Farà LA SANITà pubblica?
GRAZIE AI TAGLI DEL GOVERNO…
DIMINUZIONE POSTI LETTO
CARENZA DI PERSONALE INFERMISTICO, OSS, AUSILIARI, TECNICI RADIOLOGI E DI LABORATORIO
CARICHI DI LAVORO DISUMANI, AUMENTO DELLA PRECARIETA’
CONTRATTO NAZIONALE SCADUTO DA ANNI E BLOCCATO FINO AL 2014
SERVIZI DI DIAGNOSTICA DELEGATI A PRIVATI ESTERNI
INTANTO….
INTOCCABILE IL NUMERO DI PRIMARI E RESPONSABILI DI DIPARTIMENTI
SUPER STIPENDI DEI DIRETTORI AZIENDALI
BONUS DI 300 MILA EURO PER IL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA’
Diamo la nostra totale solidarietà ai lavoratori in lotta del S.Raffaele di Milano, contro il licenziamento collettivo per 244 di loro. La stessa Amministrazione ha provveduto a far decadere la RSU eletta dai lavoratori non ritenendola valida. Inoltre son stati disdetti tutti gli accordi integrativi aziendali economici e normativi dal 1973 ad oggi e previsto il passaggio dal contratto nazionale della sanità pubblica a quello della sanità privata. Tutto ciò si traduce che per i restanti lavoratori vi sarà il peggioramento delle condizioni lavorative, il taglio dei salari, l’aumento dei carichi di lavoro e l’annullamento dei diritti conquistati in questi anni da migliaia di lavoratori.
USIS Parma http://usisanitaparma.blogspot.it/ cell. 3475805720
sabato 10 novembre 2012
SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI IKEA DI PIACENZA
SABATO 10 NOVEMBRE
giornata di mobilitazione in solidarietà ai lavoratori delle cooperative
in appalto al polo logistico Ikea di Piacenza
Dopo I provvedimenti disciplinari ai lavoratori più esposti nelle lotte e le violente cariche ai picchetti dei giorni scorsi, dopo i tentativi di criminalizzazione dei lavoratori in lotta, dopo l'ultima serrata da parte dell'Ikea che vuole licenziare 107 lavoratori come ritorsione alla determinazione dei lavoratori, la mobilitazione continua!
l' IKEA che ha cercato di mantenersi la faccia pulita scaricando sul consorzio CGS tutte le responsabilità di una trattativa sindacale intesa come imposizione autoritaria, ha ora gettato la maschera.
Ha svelato il volto vero della ferocia padronale che non vuole ostacoli. che è abituata alla concertazione al ribasso dei sindacati confederali, che vuole imporre il licenziamento di 107 lavoratori come atto di guerra agli operai che hanno incominciato a scioperare per l'applicazione di un già misero e risicato contratto nazionale, che fa proprio il dogma marchionne LAVORO = RICATTO e assenza di diritti da sempre in vigore nelle cooperative.
Per SABATO 10 novembre lanciamo quindi una giornata per la solidarietà di classe e per schierarsi a fianco di questi lavoratori che non hanno accettato il ricatto e stanno mettendo in gioco il loro lavoro e le loro vite protestando contro lo sfruttamento del sistema delle cooperative funzionale al profitto dei grandi marchi della logistica trasporto e distribuzione delle merci.
Un sistema di sfruttamento che in un momento di crisi strutturale dell'organizzazione capitalistica del lavoro acuisce i toni del comando e dell'imposizione di una compatibilità che al contrario i lavoratori rifiutano.
Per questo è giusto sostenere i lavoratori in lotta, per questo è giusto schierarsi alloro fianco per una lotta che è di tutte e tutti e per i diritti di tutti e tutte.
invitiamo tutti i compagni e le compagne, le strutture dell' autorganizzazione sociale e sindacale a partecipare alle iniziative di denuncia che si svolgeranno in molte città d'Italia davanti ai punti vendita ikea
per milano l'appuntamento è
sabato 10 novembre alle ore 15,00 davanti all' Ikea di San Giuliano Milanese
(uscita tangenziale San Giuliano Milanese) per continuare in un secondo appuntamento
alle ore 17,30 all' Ikea di Carugate (uscita tangenziale Carugate)
Coordinamento di sostegno alle lotte dei lavoratori delle cooperative
giovedì 11 ottobre 2012
DISASTRO AD-PERSONAM, FUTURO INCERTO PER I LAVORATORI
In riferimento al presidio di protesta, organizzato da CGIL
CISL UIL Pubblica Amministrazione, in Piazzale Fiume, contro i tagli delle
proprietà immobiliari e contro un futuro lavorativo incerto e più volte
denunciato, ma mai ascoltati, l’USIS (Unione Sindacale Italiana Sanità) di
Parma è solidale ed al fianco delle
lavoratrici e lavoratori delle strutture AD-PERSONAM, seppur in disaccordo nei
riguardi dei organizzazioni sindacali confederali in quanto colpevoli di aver
tardato anni prima di farsi sentire.
Ribadiamo oggi, come ieri, che la situazione odierna è il
frutto di anni di mal gestione delle risorse perpetrata gli anni scorsi, a
discapito degli ospiti ed operatori.
Un debito, quello dell’ASP, che assomiglia ad una voragine
di milioni di euro: complessivamente, partendo dal 2010 ad oggi il buco da un
passivo di 2.553.572,18 euro, si sommano
a quello 2011 di 2.150.048,00, ai quali dobbiamo sommare il preventivo
passivo 2012 ed arriviamo alla bellezza di 5.438.923,00 (dati tratti da fonte
ASP e Associazione Carta Canta).
La prima impressione è quella che se nel 2010 abbiamo già un
buco di ben oltre i due milioni di euro, il debito risale a prima della
scellerata giunta Vignali, quella degli scandali, ma dobbiamo inevitabilmente
aggiungervi anche quella di Ubaldi.
Ecco quindi il via all’asta immobiliare, smembrare per
coprire la buca, con magari un po’ di sabbia,
buona abitudine che la nuova giunta a 5 stelle sta
adottando, anche se la situazione è stata evidentemente ereditata.
Per avviare il Welfare Community Centre (neanche fossimo a
New York) di via Budellungo, si aprirà un bando europeo della durata di 90
giorni per la vendita delle strutture Stuard, Romanini, Villa Parma, operazione
votata favorevolmente dal Presidente Giancarlo Cattani, i consiglieri Aldo
Maggi e Mauro Cappellazzi, e dalla direttrice dell’ASP Simona Colombo (con
qualche riserva).
In tutta questa operazione si è evitata la consultazione
della Conferenza Socio Sanitaria guidata da Vincenzo Bernazzoli (direttiva
Regionale 624 del 2004 che sancisce l’obbligo di parere della Conferenza),
fatto grave, ma il comune ha lanciato una nota pubblica, cioè che secondo loro
non era obbligatoria, quindi hanno proceduto senza, insomma come si suole dire
per una legge c’è sempre una scorciatoia.
Siamo fin troppo abituati a queste operazioni, ma ciò che si
dimentica è che in tutta questa brutta vicenda, chi ne paga le conseguenze
siano i dipendenti, cioè coloro che in pratica lavorano, in uno stato precario,
con mancanza di fondi indispensabili per l’approvvigionamento dei presidi, per
le cure e di tutela degli ospiti.
Ora capiamo come mai gli operatori OSA, dopo l’aggiornamento
obbligatoria per legge ad OSS terminato nel 2008, non vedono ancora riconosciuto
il loro nuovo titolo ne a livello amministrativo, ne come aggiornamento in
busta paga; ecco perché il loro numero non è mai cresciuto in questi anni, anzi
per far fronte alla carenza, non essendoci i soldi per attingerne dall’esterno,
hanno reimmesso in turno coloro che, per patologie gravi e documentate a
termine di legge e comprovate dal medico della “medicina preventiva”,
rientravano in regime di fuori turno; ecco perché non sono mai stati aggiornati
i parametri dei vari reparti che negli anni hanno subito, in termini di
patologie dei nuovi ingressi e relativo aumento dei carichi di lavoro; ecco
perché a fine anno scadrà il contratto con la cooperativa che attualmente
gestisce gli infermieri e non si sa se verranno riconfermati.
L’USIS denuncia
questo grave stato di abbandono e incertezza per il futuro di tutti i
lavoratori dell’ASP, si unisce alla protesta chiedendo che sia fatta luce sul
futuro, opponendosi allo smembramento ed alla svendita delle strutture,
affermando che la sanità deve rimanere pubblica non merce di scambio per
la quadratura dei conti.
L’Unione Sindacale Italiana Sanità di Parma, inoltre,
chiede l’aggiornamento ad OSS della figura professionale ora denominata OSA.
USIS PARMA Malandra Fabio Giovanni
domenica 19 agosto 2012
22 ANNI DOPO LA TRAGEDIA DEL VENTASSO
Il 18 agosto 1990 alle 8:17, in località Ventasso sulle colline reggiane, in condizioni metereologiche avverse per presenza di nebbia, si interrompevano le comunicazioni dell'equipaggio dell'elisoccorso Charly Alpha, chiamato per soccorrere un cacciatore ferito. Così nel tempo di un respiro, persero la vita il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Annamaria Giorgio, gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei.
L'USIS si associa al ricordo e rende omaggio sincero e commosso a chi non è più tra noi, ma presente sempre nei nostri ricordi.
Fabio Malandra
venerdì 17 agosto 2012
USIS: AZIENDA OSPEDALE CONTI IN ORDINE? LAVORATORI NEL C...
USIS: AZIENDA OSPEDALE CONTI IN ORDINE? LAVORATORI NEL C...: Sulla NewsLetter dell’Azienda Ospedaliera di Parma di venerdì 27 luglio 2012, si può leggere l’articolo “conti in ordine: “La Conf...
giovedì 16 agosto 2012
AZIENDA OSPEDALE CONTI IN ORDINE? LAVORATORI NEL CAOS!
Sulla NewsLetter dell’Azienda Ospedaliera di Parma
di venerdì 27 luglio 2012, si può leggere l’articolo “conti in ordine: “La
Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS) della Provincia di Parma ha
espresso parere positivo sul Bilancio di esercizio 2011, il preventivo 2012, il
pluriennale di previsione 2012-2014 e il Piano programmatico 2012-2014
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
La sintesi dei conti sulle principali manovre
economiche dell’Ospedale Maggiore è stata presentata all’inizio del mese di
luglio, durante l’incontro dell’Ufficio di Presidenza, dal Direttore Generale
Leonida Grisendi.
Nel 2011 l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Parma ha raggiunto l’obiettivo di equilibrio economico-finanziario indi-cato
dalla Regione e ha conseguito, grazie alla razionalizzazione degli investimenti
e ad un’efficiente gestione, gli impe-gni assunti. Il contenimento dei costi ha
permesso di costruire bilanci in ordine senza incidere sui livelli di
assistenza.
Il quadro che ne è emerso è quindi quello di
un’Azienda in salute, in grado di fornire servizi di qualità e capace di
gestire le risorse in modo appropriato; garanzia questa delle prospettive e
degli investimenti futuri.
I risultati sono stati ottenuti grazie anche alla
programmazione effettuata nell’ultimo triennio con il PAL (Piano Attuativo
Locale) che ha assicurato maggiori livelli di appropriatezza al sistema e più
qualità”
Tutti soddisfatti, la cittadinanza può stare
tranquilla, sulla carta, in realtà rimane di assoluta incertezza e caos la
situazione lavorativa dei dipendenti.
I carichi di lavoro sono divenuti insostenibili,
grazie alla cronica mancanza di personale: così, mentre si enfatizza la
quadratura dei conti, nulla trapela sulle condizioni critiche lavorative di
infermieri ed OSS, o del come mai, per coprire turni infermieristici, si è
dovuti arrivare ad attingere personale in difetto da cooperative, con il
silenzio assenso dei sindacati maggiormente rappresentativi, aggravando ancor
di più le spese.
La Spending Review anche a Parma fa sentire il suo
negativo influsso: materiali di minore qualità, approvvigionamento dei farmaci
al limite, se non al di sotto del minimo di magazzino.
In questo marasma, se non bastasse, si moltiplicano
voci, nel periodo estivo difficili da approfondire, di altri tagli sia di
personale come il 10% dei famigerati esodati, di ben 400 posti letto (che su
poco più di 1000 sono una cifra considerevole), voci che vogliamo sottolineare
di corridoio, ma che aumentano, se fosse necessario, la preoccupazione e la
rabbia di chi sta subendo ingiustizie, cioè i lavoratori.
Come ultima notizia, il 31 luglio u.s. la direzione
aziendale ha indetto una riunione trattante ( Azienda – sindacati) urgente
proponendo in diverse unità operative la rimodulazione della presenza oraria
degli OSS per garantire la copertura dei turni di servizio. Anche in questo
caso si brancola nel buio e le notizie, sempre non confermate, parlano di una
diminuzione dell’orario di lavoro a sette ore per guadagnare un giorno
lavorativo alla settimana da poter gestire unità la dove vi siano mancanze di personale.
Le Organizzazioni Sindacali presenti alla riunione hanno
posto indicazione negativa, ma non hanno dato alcuna rassicurazione e notizia
ai lavoratori, i quali alla luce dei fatti non sanno nulla di ciò che il futuro
ha in serbo per loro.
L’USIS (Unione Sindacale Italiana – Sanità), vista l’incertezza e l’assoluta precarietà
del futuro lavorativo dei dipendenti dell’Azienda Ospedaliera di Parma, chiede
che sia fatta luce sulle decisioni che si vorrebbero prendere.
Per ciò che riguarda in maniera specifica gli OSS
vorremo sapere che fine ha fatto la graduatoria concorsuale a tempo
determinato, la quale potrebbe essere usata per la copertura dei posti vacanti
oggi, per fronte ad una situazione d’emergenza, piuttosto che dopo il periodo
estivo come da direttive.
Malandra Fabio Giovanni (USIS)
martedì 7 agosto 2012
Spending Review: il governo delle banche ha posto la fiducia
fonte:http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2012/08/06/SPENDING-REVIEW-GOVERNO-PONE-FIDUCIA-CAMERA_7301269.html
L'Aula della Camera ha dato il via libera definitiva al dl sulla spending review, che così diventa legge. Il provvedimento ha ricevuto 371 sì, 86 no e 22 astensioni. Presenti in 479, i votanti sono stati 457.
Tagli alla spesa pubblica per trovare risorse necessarie ad evitare l'aumento dell'Iva ad ottobre, ad ampliare le tutele ad altri 55.000 esodati, e ad aiutare i comuni colpiti dal sisma dell'Emilia. Ma anche qualche aggravio fiscale: dall'Irpef di 8 regioni alle università. Questa l'architettura del decreto sulla spending review sul quale il governo ha chiesto la fiducia alla Camera, e che riceverà il via libera definitivo martedì.
Ecco le misure principali.
- STOP AUMENTO IVA: il temuto aumento dal prossimo ottobre di un punto delle due aliquote dell'10% e del 21% slitta a luglio 2013. Costa 3,28 miliardi nel 2012. La legge di stabilità indicherà nuove misure per evitare l'aumento l'anno prossimo.
- ESODATI: altri 55.000 privi sia di lavoro che di pensione potranno accdere a questa con le vecchie regole.
- MINISTERI: Risparmi di 1,7 mld nel 2013, 1,5 nel 2014 e 2015.
- REGIONI: sforbiciata ai trasferimenti: -700 milioni nel 2012; - un miliardo i successivi due anni.
- TAGLI ACQUISTI P.A: Le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall'anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi. Tra i tagli, 5 milioni in meno per le intercettazioni.
- ORGANICI P.A.: riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente. Buono pasto non oltre 7 euro.
- PREFETTURE: risparmi dagli uffici statali sul territorio. Accorpati nelle Prefetture.
- AUTO BLU: tutte le amministrazioni, compresa Bankitalia, taglieranno la spesa del 50%.
- SCUOLA: dal prossimo anno le iscrizioni alle scuole statali avverranno solo on line; pagelle, registri e comunicazioni alle famiglie e agli alunni saranno in formato elettronico.
- ENTI SOPPRESSI: Prima tagliati, poi salvati: tra loro il Centro sperimentale di cinematografia e la Cineteca nazionale.
- OSPEDALI: entro novembre le Regioni dovranno tagliare i posti letto ad un livello di 3,7 ogni 1000 abitanti (oggi è 4). Tagli anche alle remunerazioni che ricevono i convenzionati.
- ADDIZIONALE IRPEF: Le 8 regioni in disavanzo sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) potranno anticipare al 2013 la maggiorazione dell'addizionale regionale Irpef, dallo 0,5% all'1,1%.
- TASSE UNIVERSITARIE:Aumentano quelle per gli studenti fuori corso: +25% per redditi sotto 90.000 euro, +100% oltre 150.000 euro. Stop aumenti per chi è in regola e sotto i 40.000 euro
- 800 MLN A COMUNI: Arrivano attraverso le Regioni. Le risorse verranno prese da quelle destinate ai Comuni virtuosi (300 mln) e ai rimborsi fiscali (500).
- VIA FARMACI GRIFFATI: Nella ricetta dopo la prima diagnosi va indicato il principio attivo del farmaco. Il medico può indicare anche la marca che, se accompagnata da spiegazione, diventa vincolante per i farmacisti.
- FARMACIE: Gli conti a carico delle farmacie vengono fissati al 2,25, mentre quelli a carico delle aziende al 4,1% per l'anno in corso. Poi dal 2013 dovrà partire il nuovo "sistema di remunerazione della filiera".
- STIPENDI MANAGER. Tetto di 300.000 euro per la retribuzione a manager e dipendenti delle aziende partecipate dallo Stato, non quotate, Rai compresa. Ma dal prossimo contratto.
- PROVINCE. Saranno "riordinate" in modo da averne solo con almeno 350.000 abitanti e un territorio di 2.500 chilometri quadrati. Avranno per il 2012 un contributo di 100 milioni per la riduzione del debito. Rimane la cancellazione di Terni, Isernia e Matera che i senatori avevano cercato di salvare.
- CITTA' METROPOLITANE. Arriva una Conferenza in ciascuna delle dieci province trasformate in Città metropolitane.
- SOCIETA' IN HOUSE. Saranno chiuse ma non automaticamente. Regioni, Province e Comuni non saranno obbligate a sopprimere o accorpare i propri enti ed agenzie, a patto che realizzino un risparmio del 20% per la loro gestione.
- CARABINIERI E GDF. Dal primo gennaio 2013 sono rideterminate gli organici degli ufficiali di ciascuna forza armata ed è ridotto il numero delle promozioni, esclusi Carabinieri, Gdf, Capitanerie di porto e Polizia penitenziaria.
- MINISTERI INTERNI E ESTERI. Sei mesi in più per la riduzione dei dirigenti e del personale sia per il personale dell'amministrazione civile dell'Interno sia per i diplomatici in servizio all'estero del ministero degli Affari esteri.
- AFFITTI UFFICI PA. Slitta di due anni l'obbligo del taglio del 15% degli affitti per immobili in uso alle amministrazioni.
- CASE ENTI. Gli inquilini che vogliono comprare la casa dell'ente previdenziale in cui abitano hanno un tempo che non può essere inferiore a 120 giorni dal ricevimento dell'offerta.
- PENSIONI PROF. Gli insegnanti che entro il 31 agosto di quest'anno matureranno i requisiti per andare in pensione dal 1 settembre 2013 vanno in pensione con regole pre-Fornero.
- INDENNITA' PROFESSORI UNIVERSITARI. Stop al trascinamento di indennità per i professori universitari che, dopo un incarico in un ente o in una istituzione, tornano ad insegnare.
- SISMA EMILIA: Arrivano risorse per 6 miliardi per aiutare cittadini e imprese dopo il sisma nell'Emilia. Possibilità per i comuni e per il commissariato regionale di fare assunzioni a tempo determinato per affrontare le emergenze. Risorse anche per l'Abruzzo (23 milioni) per la raccolta dei rifiuti
- MULTE SCIOPERI SERVIZI PUBBLICI. Raddoppiano, nel passaggio dalle vecchie lire all'euro, le sanzioni comminate dalla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
- CONSIP. Le amministrazioni pubbliche potranno fare i loro approvvigionamenti di energia, gas, carburanti e telefonia anche al di fuori delle convenzioni Consip a condizione che siano previsti corrispettivi inferiori a quelli indicati.
martedì 24 luglio 2012
AZIENDA OSPEDALE PARMA: AL MOMENTO NESSUN BLOCCO A CONCORSI
Da tempo giungevano, da più parti, voci del blocco di concorsi, in riferimento all'Azienda Ospedaliera di Parma, per assunzioni di infermieri ed OSS.
Abbiamo contattato l'ufficio concorsi e non esiste nessuna circolare e/o delibera aziendale che ordini tale blocco.
E' stata redatta una graduatoria concorsuale per soli titoli, la scadenza della quale era fine maggio 2012, composta da più di 1200 domande arrivate per la copertura di posti vacanti temporanei. Da tale graduatoria verranno chiamati OSS a tempo determinato a partire da fine periodo estivo.
Vigileremo comunque e verificheremo la veridicità delle risposte ottenute, ma al momento nulla fa pensare che la risposta avuta non rispecchi la veridicità dei fatti.
fabio malandra
USI-Sanità Parma
Abbiamo contattato l'ufficio concorsi e non esiste nessuna circolare e/o delibera aziendale che ordini tale blocco.
E' stata redatta una graduatoria concorsuale per soli titoli, la scadenza della quale era fine maggio 2012, composta da più di 1200 domande arrivate per la copertura di posti vacanti temporanei. Da tale graduatoria verranno chiamati OSS a tempo determinato a partire da fine periodo estivo.
Vigileremo comunque e verificheremo la veridicità delle risposte ottenute, ma al momento nulla fa pensare che la risposta avuta non rispecchi la veridicità dei fatti.
fabio malandra
USI-Sanità Parma
BASTA STARE IN SILENZIO
Chi paga la crisi?
Dopo lo smantellamento dell’articolo 18 dello statuto dei
lavoratori, esodati, tasse, stipendi da fame, ora si attaccano due fondamentali
diritti: sanità ed istruzione.
Si salvano i ricchi, i manager, le banche, i politici, i
petrolieri, le grandi industrie, le grandi lobby, a discapito della gran
maggioranza dei cittadini e lavoratori.
Manovre ed aggiustamenti decretati dal governo dei poteri
forti del soldatino Monti, vengono approvate apponendo la fiducia.
Si chiama Spending review, rigardano provvedimenti nel
settore pubblico; per ciò che riguarda la sanità si traduce con riduzione di posti
letto negli ospedali, riduzione di infermieri, OSS ed ausiliari, riduzione della
quantità e qualità di farmaci e presidi ospedalieri, caos nelle sale d’attesa
dei pronto soccorsi, lunghe liste d’attesa per esami e diagnostica.
Dal sito del Ministero della Salute questi i particolari::
- condizioni di acquisto e fornitura di
beni e servizi;
- spesa per farmaci;
- spesa per dispositivi medici;
- acquisto di prestazioni sanitarie da
soggetti privati accreditati.
Il
risparmio stimato è di 1 miliardo di euro per il secondo semestre del 2012, 2
miliardi per il 2013 e 2 miliardi per il 2014. Nel decreto è prevista la
possibilità di rimodulare entro luglio insieme alle Regioni il tipo di
interventi sulla sanità per il 2013 e il 2014, fermo restando il saldo
complessivo del risparmio da ricavare, attraverso l’intesa sul Patto per la
Salute.
CONDIZIONI
DI ACQUISTO E FORNITURA DI BENI E SERVIZI
La
misura adottata prevede la rideterminazione degli importi e delle prestazioni
previsti nei singoli contratti di fornitura nella misura in riduzione del 5% a
decorrere dall'entrata in vigore del decreto legge e per tutta la durata del
contratto. Tale misura straordinaria è finalizzata ad anticipare già nel 2012
la manovra sui beni e servizi prevista dal decreto legge 98/2011 la quale
esplicherà pienamente i suoi effetti a decorrere dal 2013 e sarà basata
sull'obbligo per le centrali di acquisto di tenere conto dei nuovi contratti dei
prezzi di riferimento che via via l'Autorità di controllo sui contratti
pubblici renderà noti e disponibili. Per i contratti già stipulati è prevista
invece una rinegoziazione tra Azienda sanitaria e fornitori, ovvero la
possibilità di recesso da parte della struttura pubblica, nel caso di
significativi scostamenti (20%) tra i prezzi in vigore e quello di riferimento,
e ciò in deroga all'articolo 1171 del Codice civile.
Un
ulteriore contributo alla revisione della spesa verrà dall'accelerazione dei
processi di razionalizzazione delle reti ospedaliere che le Regioni sono
chiamate a realizzare, in modo da evitare duplicazione di funzioni e
mantenimento di presidi sottoutilizzati, nei quali comunque oggi si regista
oggi un eccesso di consumi per beni e servizi. In tal senso il decreto legge
prevede una riduzione dello standard di posti letto portandolo a 3,7 per 1000
abitanti, di cui però lo 0,7 resta vincolato alla lungodegenza e alla
riabilitazione.
SPESA
PER FARMACI
Per
il 2012 è previsto un aumento dello sconto obbligatorio che le farmacie e le
aziende farmaceutiche praticano nei confronti del Ssn, che passa per le
farmacie da 1,82% a 3,85% per il 2012, 2013 e 2014 e per le aziende
farmaceutiche da 1,83% a 6,5% per il solo anno 2012, a partire dall'entrata in
vigore del decreto. Per gli anni successivi la revisione della spesa viene
operata tramite una ridefinizione delle regole che prevedono un tetto di spesa
sia per la farmaceutica convenzionata territoriale che per la farmaceutica
ospedaliera. Per la farmaceutica territoriale viene individuato un nuovo tetto
di spesa pari all'11,5% rispetto al precedente 13,3%. Per la farmaceutica
ospedaliera il nuovo tetto è del 3,2% rispetto al precedente 2,4%.
Nel
caso di sfondamento del tetto della farmaceutica territoriale viene confermato
il meccanismo di ripiano totalmente a carico della filiera farmaceutica
(aziende, grossisti, farmacisti); per lo sfondamento della spesa farmaceutica
ospedaliera, che fino ad oggi è stato tutto a carico delle Regioni, viene
introdotto un meccanismo di ripiano che pone a carico delle aziende
farmaceutiche il 50% di tale sfondamento.
SPESA
PER DISPOSITIVI MEDICI
Per
il solo secondo semestre 2012 viene previsto un abbattimento del 5% degli
importi e dei volumi di fornitura, mentre nel 2013 la revisione della spesa
viene realizzata tramite la fissazione di un tetto di spesa pari al 4,8% per
tali dispositivi. Le Regioni sono chiamate a garantire tale tetto di spesa sia
attraverso l'utilizzo dei prezzi di riferimento, sia attraverso interventi di
razionalizzazione nella fase di acquisto, immagazzinamento e utilizzo degli
stessi nelle attività assistenziali.
ACQUISTO
DI PRESTAZIONI SANITARIE DA SOGGETTI PRIVATI ACCREDITATI
La
misura prevista consiste in una riduzione del budget assegnato alle singole
strutture pari all'1% per il 2012 e del 2% per il 2013 rispetto al budget 2011.
E’ ora di dire basta, il silenzio
non paga.
Ribelliamoci e scendiamo in piazza a
contrastare lo smantellamento dei diritti conquistati con lotte sindacali,
contro chi vorrebbe salvare il sistema capitalistico impoverendo la massa
lavoratrice ed i cittadini.
I ricchi sono sempre più ricchi, la
maggioranza soffre!
Cittadini, lavoratori, studenti,
famiglie, uniti lottiamo.
martedì 17 luglio 2012
La salute non è più un diritto
Sezione Italiana dell’Association Internationale des Travailleurs (A.I.T.)
FEDERAZIONE NAZIONALE SANITÀ
Borgo Pinti 50 rosso - 50100 Firenze
Per info e contatti Tel 331 6329028 – FAX 05579447116
A tutti i cittadini
La salute non è più un diritto
Il Governo Monti taglia ulteriori 5 miliardi al sistema sanitario nazionale,i quali si vanno ad aggiungere a quanto previsto dalle manovre precedenti del Governo Berlusconi e alla prima manovra del Governo Monti (2011) per un totale di 15 miliardi nei prossimi 2 anni. Questa devastazione si abbatte su un sistema sanitario indebolito da 20 anni di riduzioni e ristrutturazioni attuate sulla pelle di tutti i cittadini dai Governi che si sono succeduti. Oggi tagliano ancora sulla qualità e sulla efficacia dei farmaci, sulla quantità delle prestazioni,sul numero dei posti letto, sulle forniture, sulla strumentazione di lavoro e sui presidi necessari a garantire l'assistenza e sul numero del personale addetto all’assistenza. Questo significa determinare l’impossibilità a mantenere un servizio con standard di qualità accettabili e sicuri nell’assistenza. La crisi,invocata sempre a giustificazione per ogni azione di aggressione alle tutele giuridiche e sociali dei cittadini, è utilizzata come deterrente ogni qual volta si deve far passare le peggiori nefandezze. Il Governo finanzia le banche e le imprese, detassa industriali e corporazioni, spreca a favore dei grandi
costruttori in grandi opere inutili, mantiene missioni militari indegne e costosissime e si accolla folli previsioni di spesa per nuovi armamenti. Siamo al massacro. Siamo ad un vero e proprio delirio ideologico. Hanno descritto i lavoratori pubblici come dei fannulloni per giustificare l’attacco ai diritti in favore della speculazione privata. Carissimi cittadini e pazienti,quando sarete nel caos delle sale d'attesa, quando i tempi di attesa vi renderanno irraggiungibili le prestazioni costringendo a rivolgervi alla speculazione privata, quando per vedere un medico dovrete pagarlo in libera professione, quando troverete lavoratori intrattabili a causa di condizioni di lavoro impossibili, quando vi verranno dati farmaci inadeguati, quando vedrete utilizzati ausili e presidi degradati o scadenti, quando resterete giorni parcheggiati in un pronto soccorso per mancanza di posti letto,quando vivrete il degrado generale al quale stanno conducendo il servizio sanitario pubblico ricordatevi chi sono i diretti responsabili di questo scempio sociale. Sotto la spinta dell’azione governativa anche le aziende procedono a tagli e riorganizzazioni che indeboliscono i servizi dei cittadini e dei loro diritti. La sanità non è una piazza di mercato fatta per arricchire speculatori ma un luogo decisivo per la vita o la morte delle persone. La condizione dei lavoratori è legata a quella degli utenti Ribelliamoci e lottiamo uniti tutti insieme.
martedì 22 maggio 2012
SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEL TERREMOTO E DEL PROFITTO
Le compagne e i compagni dell’Unione Sindacale Italiana – Sezione italiana dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori e Lavoratrici, esprimono il loro dolore e solidarietà verso tutte le popolazioni colpite dal terremoto di domenica 20 maggio 2012. Denunciano altresì che tra le vittime del sisma vi sono operai deceduti durante il loro turno di lavoro notturno e domenicale. Questi lavoratori sono morti sotto il peso di capannoni industriali di recentissima costruzione a dimostrazione che, nonostante si continui a predicare che la migliore prevenzione sismica si debba attuare mettendo in sicurezza stabili abitativi e lavorativi, la logica perversa del profitto è prioritaria rispetto a quella della sicurezza delle persone. Con la solidarietà, il mutuo soccorso e appoggio dobbiamo dare la priorità alla difesa della vita umana contro la logica del profitto. Solo con l’autogestione nei luoghi di lavoro e nel territorio si potrà realizzare una effettiva prevenzione verso eventi naturali che purtroppo, per negligenza e logica affaristica, assumono dimensioni di devastazione e lutto verso le popolazioni colpite.
USI - AIT
SCIOPERO GENERALE: SE NON ORA QUANDO ?
E’
palese a tutti che con con il governo Monti la « macelleria sociale »
ha subito una perversa accellerazione : blocco dei salari, delle pensioni,
aumento delle tasse accompaganto dall’aumento del costo della vita,
riduzione delle coperture per i lavoratori che perdono il lavoro,
l’allungamento fino al 67° anno l’età pensionabile ed infine la modifica
dell’art.18, un pesantissimo colpo nella via dei licenziamenti facili.
Quello
che non era riuscito al famigerato governo Berlusconi lo ha incassato il cosiddetto
« governo tecnico », un trofeo di cui vantarsi verso la
Confindustria, i Banchieri e la grande Finanzia che dettano le regole
all’Unione Europea.
Tutta
questa devastazione sociale è resa possibile grazie al sostegno del parlamento
(dal centro-destra al centro-sinistra) e alla complice condiscendenza di Cgil.
Cisl, Uil.
La
risposta deve essere necessariamente adeguata all’attacco che stanno subendo i
lavoratori e gli strati più deboli della popolazione.
Una
contro-informazione puntuale e generalizzata deve essere accompagnata da una
mobilitazione concreta e radicale nelle aziende, nel territorio.
Il
sindacato di base e alternativo, tutte le strutture di base aziendali e
territoriali, l’opposizione sociale dal basso, attraverso un percorso unitario,
si debbono far carico di una risposta adeguata e arrivare in tempi non lunghi
alla proclamazione congiunta di uno Sciopero Generale.
SE
NON ORA QUANDO ?
20/05/2012
Enrico
Moroni
domenica 29 aprile 2012
SOLIDARIETA’ AI 12 LICENZIATI
L’Unione Sindacale Italiana settore Sanità di Parma, esprime piena solidarietà ai 12 dipendenti licenziati per il fallimento dell’Associazione Temporanea d’Impresa, che per anni hanno garantito un servizio serio ed efficace per la collettività. Ora li vogliono buttare via come un ferro vecchio.
Questo periodo, segnato da una profonda crisi economica, ha fatto si che anche nel nostro territorio i lavoratori siano le prime vittime sacrificali.
E’ indubbiamente sbagliata la logica della decentrazione dei servizi alla persona, appaltando con la logica del basso costo a cooperative che, pur di non perdere la gara, sono disposte ad accettare condizioni di guadagno al ribasso, dettate da Aziende Ospedaliere più attente al risparmio, che alla dignità dei lavoratori. In più assistiamo al consolidamento di Cooperative come la Pro. Gess, invischiata con le istituzioni, oramai divenuta vera e propria Aziende di sfruttamento del lavoro.
L’USI-S di Parma tra i punti delle sue rivendicazioni ha la campagna di sensibilizzazione per la riduzione degli stipendi principeschi dei dirigenti amministrativi Aziendali, di Comparto e di Reparto. In questo momento non deve ricadere tutto sulle spalle dei lavoratori, quando i dirigenti stanno comodamente tranquilli. Inoltre per i lavoratori licenziati proponiamo l’assunzione diretta presso l’Azienda Ospedaliera di Parma.
Cercheremo con i nostri mezzi d’aiutarvi in qualsiasi modo.
USI-Sanità di Parma
Questo periodo, segnato da una profonda crisi economica, ha fatto si che anche nel nostro territorio i lavoratori siano le prime vittime sacrificali.
E’ indubbiamente sbagliata la logica della decentrazione dei servizi alla persona, appaltando con la logica del basso costo a cooperative che, pur di non perdere la gara, sono disposte ad accettare condizioni di guadagno al ribasso, dettate da Aziende Ospedaliere più attente al risparmio, che alla dignità dei lavoratori. In più assistiamo al consolidamento di Cooperative come la Pro. Gess, invischiata con le istituzioni, oramai divenuta vera e propria Aziende di sfruttamento del lavoro.
L’USI-S di Parma tra i punti delle sue rivendicazioni ha la campagna di sensibilizzazione per la riduzione degli stipendi principeschi dei dirigenti amministrativi Aziendali, di Comparto e di Reparto. In questo momento non deve ricadere tutto sulle spalle dei lavoratori, quando i dirigenti stanno comodamente tranquilli. Inoltre per i lavoratori licenziati proponiamo l’assunzione diretta presso l’Azienda Ospedaliera di Parma.
Cercheremo con i nostri mezzi d’aiutarvi in qualsiasi modo.
USI-Sanità di Parma
1 maggio di lotta!
Anche quest’anno la sezione di Parma dell’USI-AIT organizza il 1 maggio del sindacalismo di base. Cinque anni fa abbiamo dato vita all’esperienza del 1 maggio alternativo per ricordare i cento anni trascorsi dallo sciopero agrario del 1908, che coinvolse 30.000 lavoratori della provincia di Parma. Nel 2012 cade il centenario della nascita dell’Unione Sindacale Italiana, figlia anche delle lotte contadine, che nasceva in contrapposizione alla CGdL, ora CGIL, legata all’ala riformista del PSI, al suo modo di organizzazione burocratica e verticistica e troppo spesso complice del soffocamento delle rivolte.
E’ passato un secolo, ma l’USI non ha mai rinnegato la sua storia e le sue radici, essa sa che il suo posto è in mezzo alla classe lavoratrice e le sue parole d’ordine rimangono: antimilitarismo; autogestione; internazionalismo; solidarietà; lotta; azione diretta; antifascismo e antisessimo.
Nella giornata del 1 maggio scenderemo in Piazza contro le politiche liberiste e anti-sociali del Governo Monti e del Commissario locale. Ormai l’attacco alle fasce più deboli della società non può essere più nascosto; aumento del costo della vita, diminuzione dei salari, licenziamenti, delocalizzazioni, precarizzazione della vita.
Dobbiamo ribadire che bisogna invertire la rotta e scendere in Piazza per sabotare l’attacco all’Art. 18, scardinare il blocco dei salari e ripristinare la scala mobile, ridurre l’orario di lavoro a parità di salario secondo il motto “lavorare meno lavorare tutti”. Solidarizzare con le occupazioni abitative e difendere gli sfratti per morosità.
Non ci sono governi amici dei lavoratori ma solo dei servi dei padroni e delle banche che speculano sulle nostre vite. La crisi l’hanno creata loro e le conseguenze non devono subirle i lavoratori.
…”la lotta è di classe, l’emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi o non sarà”.
Il ritrovo del corteo è alle 10.30 in Barriera Saffi, Parma, a seguire ci sarà la festa popolare presso il Parco Pellegrini
Solidarietà con i NO TAV
Aderiscono: CUB Parma; PCL Parma; Rete Antifascista; Comitato Antifascista Montanara; Gruppo Anarchico “Cieri”-FAI; Rete diritti in casa, Insurgent City, Falce e Martello, Parma Parallela
programma concerti.:dalle 13 alle 14 UGO CATTABIANI QUARTET 14-15 MR.FURTO & LADY PACCOTTILLA 15-16 ROM ROCK 16-17 EX SUNSPARKS 17-18 SPETTACOLO DI CAPOEIRA 18-19 A BAND
domenica 1 aprile 2012
A TUTTI I LAVORATORI
ADDIO ALLA CAUSA DI SERVIZIO
Nel silenzio generale l’uomo delle banche e di confindustria che piace a Berlusconi, Casini e Bersani, ha cancellato un’altra tutela per i dipendenti pubblici ( esclusi come sempre militari e poliziotti ) rappresentata dalla “ causa di servizio “. Quindi da ora in avanti le infermità o lesioni fisiche pur contratte a causa del servizio prestato non vedranno più la tutela fino ad oggi riconosciuta. Nonostante che l’infermità o le lesioni derivino da fatti accaduti in servizio o per cause inerenti al servizio, o comunque siano state queste le cause determinati, come , ad esempio, l’ambiente e le condizioni di lavoro, niente più “ equo indennizzo “, niente più “ maggiorazioni “ salariali ne “ pensione privilegiata “ e neanche diritto alla retribuzione integrale per tutti i periodi di aspettativa presi a causa delle infermità riconosciute ed il rimborso delle spese di cura.
Da ora in avanti le aziende potranno danneggiare la nostra salute, anche con conseguenze gravi, totalmente gratis!
L’art. 6 del decreto salva Italia recita quanto segue;
“ ferma la tutela derivante dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono abrogati gli istituti dell’accertamento della dipendenza dell’infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica nei confronti del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica, inoltre ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, nonché ai procedimenti per i quali, alla predetta data, non sia ancora scaduto il termine di presentazione della domanda, nonché ai procedimenti instaurabili d’ufficio per eventi occorsi prima della predetta data “.
Nel silenzio generale l’uomo delle banche e di confindustria che piace a Berlusconi, Casini e Bersani, ha cancellato un’altra tutela per i dipendenti pubblici ( esclusi come sempre militari e poliziotti ) rappresentata dalla “ causa di servizio “. Quindi da ora in avanti le infermità o lesioni fisiche pur contratte a causa del servizio prestato non vedranno più la tutela fino ad oggi riconosciuta. Nonostante che l’infermità o le lesioni derivino da fatti accaduti in servizio o per cause inerenti al servizio, o comunque siano state queste le cause determinati, come , ad esempio, l’ambiente e le condizioni di lavoro, niente più “ equo indennizzo “, niente più “ maggiorazioni “ salariali ne “ pensione privilegiata “ e neanche diritto alla retribuzione integrale per tutti i periodi di aspettativa presi a causa delle infermità riconosciute ed il rimborso delle spese di cura.
Da ora in avanti le aziende potranno danneggiare la nostra salute, anche con conseguenze gravi, totalmente gratis!
L’art. 6 del decreto salva Italia recita quanto segue;
“ ferma la tutela derivante dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono abrogati gli istituti dell’accertamento della dipendenza dell’infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica nei confronti del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica, inoltre ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, nonché ai procedimenti per i quali, alla predetta data, non sia ancora scaduto il termine di presentazione della domanda, nonché ai procedimenti instaurabili d’ufficio per eventi occorsi prima della predetta data “.
sabato 24 marzo 2012
RIFORMA DEL LAVORO DIVENTA DISEGNO DI LEGGE
Salvo intese
è questo il senso per approvare la legge sul licenziamento, per chi ci crede ancora, al licenziamento dell'articolo 1 della costituzione dello stato italiano, ricordando, nato dalla lotta di resistenza al fascismo.
Da qualsiasi parte la vogliamo vedere, la condizione lavorativa nel nostro paese è ritornata a quella esistente alla metà dell'800, quando la condizione del lavoratore era di schiavitù, senza diritti e tutele.
Non condividiamo l'entusiasmo delle organizzazioni sindacali confederate, sopratutto prendiamo le distanze dai capricci della CGIL, che sta combattendo una guerra d'immagine più che una battaglia di classe.
Paladina della difesa dell'articolo 18, in linea filosofica condivisibile, in realtà è alla ricerca del contentino per firmare l'accordo di una più lunga ed articolata riforma del lavoro che, alla luce dei fatti, salva le industrie, banche, istituti finanziari e di credito, a discapito della riduzione dei posti di lavoro e dello stipendio. Si vuole portare alla fame la maggior parte degli italiani approvando in sede parlamentare leggi come in Spagna e Grecia, aumentando così lo scontro sociale.
Cosa comporta, se approvata oggi, questa riforma secondo le intenzioni del Duce Monti e gerarca Fornero:
le chiavi per capire sono le parole crescita (di chi?) e flessibilità (a discapito dei lavoratori). 24 pagine, suddivise in 10 capitoli che danno una visione di come sarà devastato il lavoro, compreso, ma non solo, l'articolo 18, il non reintegro per i licenziamenti economici, licenziamento economico previa procedura di conciliazione, norma anti discriminazione, apprendistato e quote rosa, per i precari il rinnovo sale a 90 giorni, un contrasto al licenziamento a bilancio, introduzione del congedo di paternità obbligatorio, fondo di solidarietà, facilitazione della risoluzione del contratto per i lavoratori anziani a pochi anni dalla pensione, ammortizzatori aspi dal 2016, non revoca del permesso di soggiorno al lavoratore straniero.
Per il pubblico impiega sarà preso in considerazione successivamente.
In compenso il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che corregge la norma del dl liberalizzazioni sulle commissioni bancarie per la concessione di prestiti. Qui da azzeramento delle stesse, si è passati alla reintroduzione degli interessi sui prestiti e la sanzione sulle banche che non adegueranno gli stessi alla norma sulla trasparenza. L'ennesima presa per il culo.
Nella pubblica amministrazione la politica del ribasso salariale è già realtà. Il rinnovo dei contratti è posticipata al 2017, con pesante ripercussione della riduzione potere di acquisto dello stipendio e l'impoverimento generale delle famiglie e persone. In sanità il divario salariale tra dirigenti, medici e figure "inferiori" ha raggiunto il 65%: se tra infermieri, OSS ed ausiliari il divario si conta tra 100 e 300 euro, la forbice è spropositatamente aperta tra questi "inferiori" nei riguardi dei medici (2.000 - 4.000 euro) e rispetto a dirigenti-amministratori (10.000-50.000 euro).
Un vecchio detto popolare asserisce "fatta la legge, fatto l'inganno", solo che a rimetterci sono sempre gli stessi, i lavoratori, disoccupati.
Fabio Malandra
domenica 11 marzo 2012
ELEZIONI RSU AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI PARMA
USIS
(Unione Sindacale Italiana – AIT Sanità sezione di Parma), in relazione ai
risultati delle elezioni per il rinnovo delle RSU Pubblico Impiego, ringrazia
le lavoratrici ed i lavoratori che, con coraggio, ha votato la lista USB,
condivisa e sostenuta da USIS, e che
può esprimere un rappresentante nella persona di Antonio Varatta.
Al
contempo esprime disappunto per l’entusiasmo di CGIL che pubblicamente esulta
per una vittoria numerica, certamente importante, ma in netto calo rispetto
alle passate elezione, perdendo due RSU.
Notiamo
con soddisfazione che le maggiori Organizzazioni Sindacali, perdono nettamente
(oltre CGIL anche CISL eUIL) lasciando la vera vittoria a FSI che guadagna sei
rappresentati sindacali.
Sappiamo
che ci sono state forzature sui lavorati da parte di quelle maestranze per accaparrarsi voti, veri e propri ricatti,
per questo molti caposala ed in particolare, una RAD, sono stati eletti. Questi
rappresentati sono particolarmente pericolosi poiché possono esercitare
pressioni ai loro sottoposti.
Ci
rammarichiamo costatare che i lavoratori non hanno avuto il coraggio di dar
forza ad un cambiamento, fondamentale per scardinare un sistema sindacale
colluso con il padrone, ma ci auguriamo che il nostro impegno quotidiano e le
nostre battaglie siano segno di stimolo per un risveglio delle coscienze
individuali.
USIS
sezione di Parma
Tel. 3475805720
domenica 4 marzo 2012
Comunizione A.O. Parma
Al via le elezioni per la nomina delle RSU
Si ricorda a tutti i dipendenti afferenti all'area contrattuale del comparto che da lunedì 5 marzo iniziano le elezioni per la nomina della Rappresentanza Sindacale Unitaria. Ogni dipendente può conoscere il proprio seggio di appartenenza, accedendo alla pagina visualizza cartellino e cedolino dal proprio cruscotto personale.del Servizio Rapporti Istituzionali con tutte le informazioni dettagliate. Si vota lunedì 5 marzo dalle 12 alle 20, martedì 6 marzo dalle 8 alle 22 e mercoledì 7 marzo nella fascia oraria 7 - 22. Tre i seggi predisposti: Aula di rappresentanza - Padiglione Cattani - Aula G - Padiglione Monoblocco, e seggio della Piastra Tenica, di fronte al PdA della Radiologia.
In particolare:
Si ricorda a tutti i dipendenti afferenti all'area contrattuale del comparto che da lunedì 5 marzo iniziano le elezioni per la nomina della Rappresentanza Sindacale Unitaria. Ogni dipendente può conoscere il proprio seggio di appartenenza, accedendo alla pagina visualizza cartellino e cedolino dal proprio cruscotto personale.del Servizio Rapporti Istituzionali con tutte le informazioni dettagliate. Si vota lunedì 5 marzo dalle 12 alle 20, martedì 6 marzo dalle 8 alle 22 e mercoledì 7 marzo nella fascia oraria 7 - 22. Tre i seggi predisposti: Aula di rappresentanza - Padiglione Cattani - Aula G - Padiglione Monoblocco, e seggio della Piastra Tenica, di fronte al PdA della Radiologia.
In particolare:
Ai dipendenti aventi diritto al voto
afferenti all’Area contrattuale del Comparto
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
ELEZIONI RSU 5-6 e 7 MARZO 2012
Con la presente si comunica che nelle giornate del 5, 6 e 7 marzo 2012 si svolgeranno le elezioni per la nomina della RSU del personale afferente all’Area contrattuale del Comparto. Detto organismo viene costituito mediante elezioni nei luoghi di lavoro, a voto segreto e con il metodo proporzionale tra liste concorrenti. Le elezioni risulteranno valide ove alle stesse avranno partecipato più della metà dei dipendenti aventi diritto.
La Commissione elettorale ha individuato i seguenti seggi:
Seggio n° 1 Aula di Rappresentanza
Seggio n° 2 Aula G Monoblocco
Seggio n° 3 Piastra Tecnica
con i seguenti orari di apertura:
lunedì 5 marzo 2012 dalle ore 12 alle ore 20
martedì 6 marzo 2012 dalle ore 8 alle ore 22
mercoledì 7 marzo 2012 dalle ore 7 alle ore 22
E’ necessario presentarsi al proprio Seggio, con un idoneo documento di identificazione dotato di fotografia, anche in orario di lavoro. Al fine di conoscere il proprio luogo ove esercitare il diritto di voto,
verrà data comunicazione nel cruscotto personale a partire dal 27 febbraio 2012, seguendo il percorso strumenti/visualizza cartellino e cedolino/elenco comunicazioni al dipendente.
Le organizzazioni sindacali che hanno presentato le liste elettorali sono, nell’ordine: Cgil FP – Fials – Cisl FP – Usb PI. – Fsi – Uil FPL. Le liste saranno affisse in formato cartaceo all’Albo aziendale – 1° p. Palazzina d’Ingresso Via Gramsci ed all’Albo on-line sul sito ao.pr.it/azienda/albo, dal giorno 24 febbraio 2012.
Il voto di lista deve essere espresso mediante una crocetta tracciata sulla intestazione della lista. Il voto è nullo se presenta tracce di scrittura o segni di individuazione. L’elettore può esprimere la preferenza a favore, al massimo, per due candidati della stessa lista, scrivendo il solo cognome o il numero attribuito al candidato stesso. In caso di omonimia, occorrerà scrivere anche il nome. L’indicazione di più preferenze, date a candidati della stessa lista, vale unicamente come votazione della lista, anche se non sia stato espresso il voto della lista. Il voto apposto a più di una lista o l’indicazione di più preferenze di candidati appartenenti a liste differenti, rende nulla la scheda. Nel caso di voto apposto ad una lista e di preferenza data a candidati di altre liste, si considera valido solamente il voto di lista e nulli i voti di preferenza.
Servizio Rapporti Istituzionali
Settore Relazioni Sindacali
giovedì 23 febbraio 2012
CONFERENZA STAMPA
Oggi, giovedì 23 febbraio 2012, presso sede USB in via Mattei 7 a Parma, è indetta una conferenza stampa USB-PI sanità e USIS (USI-SANITA' Sezione Parma) in relazione alle prossime elezioni RSU all'interno dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
Come al tempo del fascismo, oggi, se vuoi propagandare il tuo programma elettorale non puoi avere il diritto di manifestarlo in pubblico.
L’attuale regolamento, a dispetto dei tanti proclamati annunci continua a non dare voce ai lavoratori precari, né consente l’organizzazione di assemblee in orario di servizio neppure durante la campagna elettorale per i sindacati non rappresentativi che presenteranno le proprie liste alle prossime Elezioni RSU 2012.
USB P.I. e USIS (USI-AIT) ritiengono sia fondamentale la massima partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alle decisioni in ordine alle proprie condizioni di lavoro.
Le elezioni delle RSU del prossimo marzo rivestono un’importanza particolare e per questo i lavoratori devono essere coinvolti nella definizione delle regole che ne condizionano l’andamento e il significato, pertanto lanciano un appello a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori.domenica 19 febbraio 2012
“... La democrazia rubata!”
Come al tempo del fascismo, oggi, se vuoi propagandare il tuo programma elettorale non puoi avere il diritto di manifestarlo in pubblico, mentre a distanza di dieci anni da una specifica direttiva comunitaria i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione non possono essere eletti.
L’attuale regolamento, a dispetto dei tanti proclamati annunci continua a non dare voce ai lavoratori precari, né consente l’organizzazione di assemblee in orario di servizio neppure durante la campagna elettorale per i sindacati non rappresentativi che presenteranno le proprie liste alle prossime Elezioni RSU 2012.
… e gli altri Sindacati CGIL, CISL, UIL, FSI E CONFSAL cosa fanno, cosa dicono?
“ ah ma voi non avete le prerogative!”
Danno ragione all'ARAN, fregandosene del fatto che in campagna elettorale tutte le liste devono avere la pari condizione di poter propagandare la propria proposta sindacale.
USB P.I. insieme a USI-AIT ritiene sia fondamentale la massima partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alle decisioni in ordine alle proprie condizioni di lavoro.
Le elezioni delle RSU del prossimo marzo rivestono un’importanza particolare e per questo i lavoratori devono essere coinvolti nella definizione delle regole che ne condizionano l’andamento e il significato, pertanto lanciano un appello a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori:
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USI-A.I.T. Sanità Sez. di Parma USB-P.I. Sanità Parma
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