1912-2012 i 100 anni dell'Unione Sindacale Italiana

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domenica 6 ottobre 2013

VERSO LO SCIOPERO GENERALE DEL 18 OTTOBRE 2013





18 ottobre sciopero generale.
 “L’ampliamento della flessibilita’, annunciato dal governo con l’alibi dell’Expo’ 2015, insieme alla riprogrammazione dei fondi europei hanno la chiara finalita’ di aumentare la ricattabilita’ dei lavoratori e la liberta’ di agire delle imprese – si legge in una nota -. La pressione fiscale, in particolare quella operata dagli enti locali, e’ arrivata oltre ogni limite ed ha posto l’Italia al top in Europa per livelli di tassazione diretta ed indiretta. Il governo sostenuto dal Presidente Napolitano conferma l’acquisto degli F35, costosissimi cacciabombardieri da guerra mentre sottrae fiumi di denaro alla scuola e alla ricerca pubblica, alla sanita’, alla previdenza. La disoccupazione non scendera’, ne’ quella giovanile ne’ quella generale, e cresceranno invece l’indignazione e il desiderio di rivolta”.
“Contro queste USI – AIT, USIS (Unione Sindacale Italiana Sanità) Parma unitamente alla Confederazione USB, la Confederazione Cobas e la CUB, proclamano lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata del 18 ottobre 2013″.
Lo sciopero generale e’ indetto: “per il rinnovo dei contratti, l’aumento di salari e pensioni e la riduzione dell’orario di lavoro; contro le politiche di austerita’ e contro il governo italiano delle larghe intese che quelle politiche gestisce; per la scuola e l’istruzione pubbliche, per la sanita’ e i beni comuni pubblici e per la costruzione di un diverso modello sociale e ambientale; per la nazionalizzazione di imprese in difficolta’ o di interesse strategico per il Paese; per il diritto ad una vera democrazia fondata sulla partecipazione, che rifiuti deleghe autoritarie nei luoghi di lavoro e per una legge democratica sui diritti dei lavoratori e sulla rappresentanza sindacale”.

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